Inizialmente si era pensato si trattasse del padre di uno studente, invece a fare fuoco in una scuola della periferia di Mosca è stato proprio un adolescente: il bilancio, per ora, è di due vittime. A perdere la vita un poliziotto e un insegnante di geografia.
Il ragazzo si chiama Serghei Gordieiev e ha 15 anni: il ministero dell’Interno della Russia ha fatto sapere che lo studente è stato arrestato. Inizialmente il giovane aveva preso in ostaggio tra i 20 e i 29 adolescenti, tutti intorno all’età di 15 anni. I liceali sono stati liberati: le fonti ufficiali parlano anche di un agente della polizia ferito ma c’è già chi parla di due poliziotti morti.
Lo studente avrebbe fatto irruzione a scuola armato di due fucili: il primo colpo sarebbe stato indirizzato alla guardia all’ingresso dell’edificio che ha fatto in tempo a suonare l’allarme che ha avvertito la polizia. Poi sarebbe entrato in una classe dove si svolgeva la lezione di biologia, prendendo in ostaggio compagni di scuola e il docente.
All’arrivo della polizia il ragazzo ha fatto fuoco, uccidendo almeno due persone. Secondo le forze dell’ordine, il giovane è stato arrestato grazie alla collaborazione del padre. Le armi erano regolarmente registrate a nome del genitore che parlando con il quindicenne è riuscito a convincerlo a rilasciare i compagni e a consegnarsi alla polizia. Il movente non è chiaro ma le autorità parlano di “crollo emotivo”.
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