Le opere di Frida Kalho in mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma dal 20 marzo. L’esposizione, che ha per titolo semplicemente “Frida Kalho”, durerà fino al 31 agosto 2014 e fa parte di un progetto integrato e congiunto tra Roma e Genova incentrato sull’artista messicana, vissuta nella prima metà del Novecento.
Una seconda mostra dal titolo “Frida Kahlo e Diego Rivera” sarà, infatti, allestita a Palazzo Ducale a Genova dal 20 settembre 2014 al 15 febbraio 2015 e proseguirà il racconto della vita dell’artista e del rapporto con il marito e compagno di vita Diego Rivera, anch’egli pittore e maestro di Frida.
I capolavori in esposizione arrivano da varie collezioni private e pubbliche del Messico, Stati Uniti, Europa, ma viene dato anche spazio all’icona “Frida” con una serie di ritratti fotografici della pittrice, realizzati da Nickolas Muray negli anni quaranta. È indubbio, infatti, che la figura di Frida sia entrata nel mito, sia come rivoluzionaria che come antesignana del movimento femminista, ma anche per il fortissimo legame tra la sua vita e la sua opera. La rappresentazione del dolore, dopo l’incidente che subì all’età di 17 anni e che le ha causato sofferenze fisiche fino alla morte, è parte integrante della sua arte.
Ma la mostra, curata da Helga Poda, accreditata specialista dell’opera di Frida, mette in risalto anche il rapporto con i movimenti artistici con cui la pittrice è venuta in contatto nel corso della sua vita, dal Modernismo messicano al Surrealismo internazionale e intende presentare e approfondire la produzione e l’evoluzione dell’opera pittorica della artista a partire dagli esordi.
È ovviamente il tema dell'”autorappresentazione” ad assumere carattere centrale all’interno della mostra: Frida ha infatti prodotto numerosi autoritratti, che sono in buona parte presenti nell’esposizione, che hanno favorito la sua identificazione come icona del Novecento.