Dopo le rassicurazioni del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Filippo Patroni Griffi, è stato sbloccato il presidio al Mise guidata dal sindaco di Termini Imerese, Toto Burrafato. Patroni Griffi, al telefono, ha assicurato la delegazione degli amministratori locali che al tavolo del 14 febbraio, sarà presente la Presidenza del Consiglio dei ministri “a riprova dell’interesse con il quale l’esecutivo nazionale sta seguendo la crisi industriale dello stabilimento siciliano”, ha riferito Burrafato.
“Un appuntamento sottolineato con ottimismo dal sottosegretario allo sviluppo Simona Vicari. “La decisione del Ministero dello Sviluppo economico di riconvocare il tavolo di confronto con governo, azienda e sindacati sullo stabilimento Fiat di Termini Imerese per il 14 febbraio è senza dubbio un fatto positivo – ha detto la senatrice di Ncd -. Rappresenta un segnale di disponibilità verso i rappresentanti locali e gli stessi sindacati, alcuni dei quali in questa complessa trattativa hanno dimostrato disponibilità a rivedere gli stessi patti sindacali, per individuare soluzioni in grado di rilanciare il sito industriale. Questo nuovo incontro perciò rappresenta un’occasione importante, per costruire un percorso che porti ad un accordo rinnovato rispetto a quello raggiunto quattro anni fa. Infatti, bisogna tenere conto che in questi anni molte cose sono cambiate a cominciare dall’accordo di programma stipulato tra Regione siciliana e governo sulla reindustrializzazione del sito, dove entrambi hanno stanziato fondi”.
“Inoltre in settimana il Ministero dello Sviluppo economico ha varato – ha continuato Vicari – il decreto per l’adozione del bando per attuare interventi a favore delle micro e piccole imprese nelle Zone franche urbane siciliane, ed in queste ultime è ricompresa proprio Termini Imerese. Saranno quindi previsti sgravi fiscali ed ulteriori interventi economici da parte della Regione. Ed infine è stata migliorata l’infrastruttura portuale. Di tutto ciò non si può non tenere conto. L’incontro del 14 febbraio sia quindi un’opportunità da cogliere, attraverso proposte concrete che consentano al sito di Termini Imerese di ritornare a funzionare e produrre”.
E’ intervenuto anche il Sottosegretario al Mise, Claudio De Vincenti: “Come già chiarito ieri, la Presidenza del Consiglio, conferma il proprio impegno diretto accanto al Ministero dello Sviluppo Economico e la presenza di propri autorevoli rappresentanti all’incontro del 14 febbraio”.
Il sindaco di Termini Imerese dopo il tavolo di ieri sul dopo Fiat, giudicato “insoddisfacente” ha occupato un’area del ministero dello Sviluppo economico insieme ad alcuni sindacalisti. E oggi aveva annunciato che senza rassicurazioni non si sarebbe allontanato dal ministero.
Insieme al sindaco di Termini, erano presenti il sindaco di Sciara Salvatore Rini, il presidente del consiglio comunale termitano Stefano Vitale e cinque consiglieri. Ieri il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti ha annunciato la presenza di una quarta manifestazione di interesse nel settore auto, ma non è bastato per fare desistere i rappresentanti delle istituzioni e dei lavoratori.
Dopo un lungo pomeriggio di trattativa, culminato in qualche momento di tensione e in un braccio di ferro che ha portato ad una sorta di “occupazione” del ministero fino oltre l’una di notte, il governo ha fornito garanzie non solo come Mise ma anche come presidenza del Consiglio. In dettaglio l’esecutivo, si legge nel documento consegnato alle tute blu, si è impegnato nella fase di strutturazione del finanziamento dei progetti industriali già individuati “ed è impegnato altresì a sostenere le prospettive di reindustrializzazione del sito di Termini Imerese fino a risultato conseguito”.
Per questa ragione e in considerazione della particolare situazione di Termini Imerese, “il Governo si adopererà per tutelare il reddito dei lavoratori attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi che consentano di accompagnare il processo di reindustrializzazione. Inoltre sarà verificata la possibilità di utilizzare le residue posizioni esodabili a fini pensionistici”. È confermato anche l’impegno assunto nell’accordo dell’ottobre 2013 al pagamento diretto della cig in deroga da parte dell’Inps, come sancito nell’apposito Decreto della Regione Siciliana. Allo stesso tempo la Regione si sta adoperando per creare le condizioni per la revoca dei licenziamenti nella Lear, che ha dichiarato la sua disponibilità ad aderire alla cig in deroga qualora quelle condizioni siano verificate. Governo e Regione stanno infine predisponendo il testo di aggiornamento dell’Accordo di Programma comprensivo delle necessarie risorse, che sarà firmato a breve.
L’incontro a Palazzo Chigi è stato richiesto perché, spiega Burrafato, “le assicurazioni che ci sono state fornite a quel tavolo nel dicembre 2009 non hanno portato al reimpiego di tutti i lavoratori e quindi abbiamo bisogno di nuove garanzie che soltanto il presidente Letta ci può dare”.
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