Nell’ultimo anno 6 italiani su 10 hanno mangiato cibi scaduti. Ad affermarlo è Coldiretti che, sulla base di un sondaggio online, ha interpellato gli italiani sulle loro abitudini a tavola in questo senso. Si è scoperto che il 34 per cento degli intervistati ha messo in tavola cibi la cui scadenza era segnata a sette giorni prima, il 15 per cento ha consumato cibo scaduto da oltre un mese e ben l’8 per cento sono andati oltre il mese.
L’associazione ha sottolineato che il 2 per cento degli intervistati non controlla mai la data di scadenza. “Consumare prodotti alimentari oltre la data di scadenza – spiega Coldiretti – può esporre a rischi rilevanti per la salute o nel migliore dei casi significa portare in tavola alimenti che hanno perso le proprie caratteristiche di gusto e aroma, ma anche nutrizionali”.
Secondo Coldiretti “si tratta di una tendenza preoccupante che conferma gli effetti negativi della crisi sulla qualità dell’alimentazione degli italiani che hanno dovuto tagliare la spesa, ridurre gli acquisti di alimenti indispensabili per la dieta e rivolgersi a prodotti low cost che non sempre offrono le stesse garanzie qualitative”. Ma anche le abitudini sono cambiate.
Infatti le vendite di frutta e verdura per il 2013 hanno fatto registrare un volume che tocca il minimo storico dall’inizio del secolo. Le famiglie italiane hanno in media comprato appena 320 chilogrammi di prodotti vegetali nell’ultimo anni, più di cento chili in meno rispetto al 2000. Ancora più preocupante il numero degli italiani, il 16,8 per cento, che non può permettersi un pasto adeguato ogni due giorni.