I 13 cittadini marocchini che sabato scorso si erano cuciti la bocca hanno terminato la protesta al Cie di Ponte Galeria: i tredici hanno consentito ai medici di togliere il filo dalle loro labbra. Il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni nei giorni scorsi aveva invitato il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge a “constata di persone le condizioni di vita all’interno del Cie” e “ascoltare le ragioni dei migranti che avevano deciso di cucirsi la bocca”.
“Queste persone hanno deciso di interrompere la loro protesta per sfinimento”, ha spiegato Marroni “non certo perchè i loro problemi sono stati risolti. Qui non stiamo parlando di persone con problemi di giustizia: è tutta gente che nella vita ha lavorato duramente e che poi, con il caos seguito alle guerre della primavera araba, ha visto spazzate via le proprie certezze ed ha guardato all’Europa come l’ultima via di uscita”.
Il timore del garante è che il gesto estremo di cucirsi la bocca venga presto dimenticato: “Spente le luci dei riflettori e terminata la protesta, tocca alla politica fare in modo che il complesso tema dell’immigrazione non torni, di nuovo, nel dimenticatoio”.
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