Parte della stoffa del reliquiario di papa Karol Wojtyla, rubato la scorsa settimana dal santuario di San Pietro della Ienca, è stata ritrovata dalla polizia. Il tessuto, intriso del sangue del Beato Giovanni Paolo II, era attaccato all’interno di un’ampolla con due filamenti d’oro: i ladri non ne avevano capito il valore e l’avevano gettato via, conservando i piccoli pezzi d’oro.

Per il furto sono stati denunciati a piede libero tre giovani aquilani, già noti alle forze dell’ordine, che hanno confessato il furto ma non ricordavano dove avevano buttato la reliquia. Per ritrovare tutti i frammenti di stoffa, la polizia scientifica di Roma, con i cani molecolari, sta scandagliando il garage del palazzo antisismico del progetto ‘Case’ di Tempera dove i ladri avevano fatto a pezzi la teca pensando di trovare roba di valore.

Il reliquiario è stato ricomposto dal vescovo ausiliare dell’Aquila Giovanni D’Ercole. Gli investigatori ieri avevano ritrovato, su segnalazione dei giovani ladri incastrati dai tabulati telefonici, la teca contenente l’ampolla spaccata in due dove era custodita la reliquia e il crocifisso. Tutto era stato buttato dietro un cespuglio nei pressi del Sert, nell’ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio. Un angioletto, invece, che era posizionato sopra la piccola urna, era stato recuperato nell’abitazione di Tempera di uno dei tre indagati.