Ultimo giorno di lavoro amaro per una cinquantina di lavoratori del Cefop di Palermo. Come tutti i giorni si sono recati al lavoro, in via Veneto, consapevoli che oggi sarebbe stata l’ultima volta. In una lettera inviata nei giorni scorsi il Cefop aveva messo nero su bianco la sentenza di licenziamento a fine gennaio. I lavoratori dell’ente di formazione, attualmente in amministrazione controllata, avevano annunciato battaglia per non perdere il posto di lavoro.
Così, riferiscono i dipendenti, il direttore ha deciso di chiudere i battenti con un giorno di anticipo probabilmente per evitare l’occupazione degli uffici. Resta alta la tensione fra i lavoratori che denunciano la condizione di estrema precarietà di intere famiglie e adesso non sanno come andare avanti. “Non abbiamo intenzione di arrenderci – dice a BlogSicilia Rosario Compagno, un amministrativo con 26 anni di anzianità di servizio al Cefop – ci sono troppe stranezze nelle operazioni di vendita di questo Ente ed intendiamo denunciarle tutte”.
“Auspichiamo con forza che la Regione non si presti a questa strana operazione di vendita– dice Fabrizio Russo dello Snals Confsal – che ci sembra poco chiara. Il Cefop, un ente che solo per il 2014 potrà gestire circa 17 milioni di euro di contributi pubblici per la realizzazione di corsi, non può essere ceduto per soli 10 mila euro. C’è qualcosa che non si comprende”.
Il Cerf potrebbe adesso rilevare il Cefop. Si tratta di un consorzio che gestisce enti di formazione a Roma come a Milano, ma dipendenti e sindacati restano dubbiosi. I manifestanti fanno ora appello all’assessorato regionale alla Formazione perché controlli l’evolversi della vicenda.
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