Ian Thorpe, uno dei più forti nuotatori di tutti i tempi, è stato ricoverato in un ospedale di Sidney nella notte tra il 29 e il 30 gennaio. L’interprete dello stile libero soffriva ormai da qualche anno di depressione e di dipendenza dall’alcool e proprio qualche giorno, sarebbe caduto in casa ferendosi gravemente.
Dopo aver vinto 27 medaglie d’oro, di cui cinque alle Olimpiadi, a soli 24 anni, nel 2006, si era già ritirato. L’inizio del declino è iniziato con la mancata qualificazione ai Giochi di Londra del 2012 e Alan Jones, uno dei più cari collaboratori dell’atleta, aveva già rivelato al The Daily Telegraph circa la gravità della situazione, sostenendo come il soprannominato ‘Thorpedo’ avesse “difficoltà a riconoscere i suoi problemi”.
Il nuotatore era stato avvistato la settimana scorsa sulle tribune in occasione degli Australian Open a Melbourne, e, secondo quanto scritto dai media, “Sembrava felice e sorridente”. Thorpe, nella sua autobiografia “Questo sono io”, aveva parlato della sua lotta contro la depressione, dei continui pensieri rivolti al suicidio e di come avesse usato l’alcol “come mezzo per liberare la testa dai pensieri terribili, un modo di gestire gli stati d’animo”.