I giovani dei centri sociali palermitani protestano contro l’aumento del biglietto dell’azienda dei trasporti Amat arrivato a euro 1.40 e invitano tutti i cittadini a non pagare il biglietto. Stamattina una trentina di militanti appartenenti ai centri sociali “Ex-karcere” di via San Basilio e “Anomalia” del quartiere di Borgovecchio si sono dati appuntamento alla stazione centrale per poi salire sugli autobus dell’azienda municipalizzata e hanno incartato l’obliteratrice invitando i passeggeri a non pagare il biglietto.
Il supplemento è di 10 centesimi: “Potrà non sembrare molto, ma per chi giornalmente si muove più volte con i mezzi pubblici dell’azienda partecipata, dalle migliaia di studenti ai lavoratori di tutte le categorie, tale aumento rende sempre più un privilegio obliterare il biglietto – ha detto il portavoce dei centri sociali Gaetano Mazzola – perché in una città come Palermo dove il tasso di disoccupazione sotto i 40 anni rasenta il 60%, sono moltissimi coloro che non possono permettersi di sborsare 3, 4 euro al giorno”.
“Ci sembra – continua Mazzola – che non si comprenda benissimo la natura del problema, anche se le responsabilità del dissesto finanziario dell’azienda vanno ricercate nel magna-magna tra la stessa e l’amministrazione comunale la soluzione sia sempre la solita quella che scarica i costi della crisi di bilancio dell’azienda sulle tasche di tutti quei cittadini che questa crisi non l’hanno certo causata”. Non vogliamo continuare a pagare la crisi, la paghi chi l’ha creata – ha concluso – invitiamo tutti i palermitani che usufruiscono del servizio pubblico a non pagare il biglietto in questa giornata di protesta”.