Non ce l’ha fatta Mario Celli, il 32enne aquilano rimasto sotto una slavina martedì mattina a Campo Imperatore, in provincia de L’Aquila, mentre sciava fuori pista con il fratello.
Oggi, dopo una mattinata in cui si erano riaccese flebili speranze, l’elettroencefalogramma è tornato piatto ed è stata dichiarata la morte del giovane. Il medico era finito sotto una spessa coltre di neve e il primo a ritrovarlo era stato il fratello Paolo, grazie all’Arva (l’apparecchio per la ricerca di persone travolte da valanga) di cui entrambi erano muniti.
Inizialmente si pensava che l’uomo fosse deceduto ma il 33enne era riuscito a scampare a morte certa dopo più di un’ora di massaggio cardiaco grazie a due medici, Gianluca Facchetti del “San salvatore” e del Cnsas e Nadia Garbuglia del 118.