“La soluzione raggiunta ieri con il Governo sulla copertura del gettito mancante ai Comuni nel passaggio da Imu a Tasi vale per il 2014, e su questo come sindaci assumiamo il dato della responsabilità; ma dal 2015 o c’è un progetto serio di riconoscimento dell’autonomia dei Comuni o inizieremo a confliggere duramente”. Lo ha affermato il presidente di Anci Toscana, Alessandro Cosimi, intervenendo all’Assemblea straordinaria dei sindaci d’Italia, che ha visto la partecipazione di oltre 700 amministratori, con una nutrita delegazione proveniente dalla Toscana (presenti tra gli altri, oltre a Livorno, i primi cittadini o i loro rappresentanti di Arezzo, Pisa, Lucca, Carrara).
“Dobbiamo costruire a partire da questa Assemblea – ha affermato Cosimi, che è anche coordinatore dei presidenti delle Anci regionali – una strategia che faccia capire che senza i Comuni non si fa nessuna riforma, né istituzionale né della fiscalità”. L’accordo raggiunto ieri, ha sottolineato, “ci porta a mettere la faccia nuovamente con i cittadini, quindi deve essere chiaro che o è limitato al 2014, e domattina si apre un tavolo a cui i Comuni sono adeguatamente rappresentati, oppure va mantenuto alto il livello di conflitto”.
L’amministratore toscano ha poi osservato che “la riforma della fiscalità locale non si fa senza i Comuni, serve un tavolo in cui si dica che l’Imu sulla categoria D va ai Comuni, lo Stato si deve ritirare da quella imposta, affinché la Iuc diventi davvero una tassa locale, altrimenti si rischia di fare la fine della Tares. Da oggi dobbiamo lavorare per questo, insieme a un forte riconoscimento dell’autonomia comunale rispetto al centralismo regionale. Inoltre deve essere chiaro ad esempio – ha concluso – che i Comuni surrogano lo Stato in molti settori a partire dalle spese giudiziarie e alle scuole materne”.