Allenamenti tra i fumi di scappamento delle auto, senza assaporare una vera preparazione su una pista di atletica. È quanto devono sopportare i giovani atleti della Atletica Young Runner Gela.
Ad occuparsi dei ragazzi è Massimo Bianca, siracusano, poliziotto e allenatore della società che da anni a Gela si occupa di atletica: “Abbiamo un gruppo di 20 giovani, dagli 11 ai 17 anni, che si allenano costantemente e in condizioni assurde. La mia è una sorta di missione perché credo molto nel valore sociale dello sport. E infatti questi ragazzi hanno fatto gruppo e poi ci sono anche i risultati. In queste condizioni impensabili, lo scorso anno abbiamo vinto 14 titoli regionali e abbiamo portato a casa due record regionali. Qualche giorno fa una nostra atleta, che per ragioni di opportunità gareggia con una squadra di Acireale, è arrivata ottava ai campionati italiani indoor”.
Gela, ha due palazzetti dello sport, ma nessuna struttura destinata all’atletica. “Qualche anno fa in una scuola avevano comprato il tartan, il tappeto per la corsa perche c’era un ragazzo che prometteva. Ma non è mai stato montato”, aggiunge Bianca. Eppure del campo di atletica se ne parla da oltre vent’anni. Un progetto originario prevedeva la realizzazione di uno stadio con 16 mila posti e pista d’atletica attorno al campo. Qualche anno addietro l’ex sindaco Rosario Crocetta, oggi presidente della Regione, “parlò di un’iniziativa di project financing – prosegue Bianca – col quale si cedeva ai privati l’attuale area dello stadio “Vincenzo Presti” per la costruzione di alcuni condomini i quali avrebbero dovuto provvedere alla realizzazione del nuovo stadio alla cittadella sportiva. Ma sta di fatto che i giovani atleti continuano a correre tra le auto”.