La sede legale di Almaviva Contact, l’azienda che gestisce i due più grandi call center di Palermo e uno a Catania, sarà trasferita entro pochi giorni nel capoluogo siciliano. Lo hanno annunciato l’amministratore delegato della società, Andrea Antonelli, e il presidente Marco Tripi, con una lettera ai dipendenti.
“Almaviva – è scritto in una nota – specifica di non aver intenzione di chiudere la sede di Palermo e di chiedere ‘ulteriori sacrifici’ ai lavoratori”. I rappresentanti della società, però, parlano di “perdite molto alte a Palermo – circa mezzo milione di euro al mese – e per questo invitano al confronto coi sindacati e le istituzioni locali”.
“In un momento così importante e critico per i mercati di riferimento, per il nostro Paese e per l’economia siciliana – si legge ancora nella nota – Almaviva ritiene necessario fare chiarezza sulla situazione della sede di Palermo, città italiana in cui l’azienda ha il maggior numero di dipendenti (4.500 dei 6 mila siciliani e dei 13 mila a livello italiano)”.
“Questo – prosegue la nota – nonostante la crisi di mercato del settore che ha come conseguenza la continua riduzione dei volumi, il mancato adeguamento dei prezzi e fa registrare alla sede di Palermo perdite molto alte. Per affrontare la situazione attuale è necessario l’impegno congiunto di azienda, sindacati e della nuova politica siciliana, ognuno con proprie responsabilità e doveri”.
Uno scatto in avanti verso la risoluzione della vertenza tra Almaviva e la Regione siciliana, che si trascina ormai da più di tre anni. “A Palermo si trova la maggior parte dei nostri dipendenti. Una decisione presa per esprimere una posizione”, dicono dall’azienda. Una sorta di segnale per i dipendenti, per dire che le intenzioni non sono quelle di lasciare la città ma anzi di mettere radici.
Ovviamente tutto dipenderà dalle prossime decisioni delle Istituzioni locali: l’accordo infatti era che la sede legale sarebbe stata trasferita in Sicilia soltanto se veniva risolta la questione della sede unica per i due call center di Palermo.
Proprio domani i lavoratori Almaviva scenderanno in piazza per un corteo, da piazza Marina a piazza Indipendenza, per chiedere alla Regione una maggiore incisività e celerità nello sviluppo della vertenza, in cui è coivolto anche il Comune di Palermo che ha ricevuto dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati l’edificio di via Ugo La Malfa che la Regione aveva pensato di assegnare ai call center ex Alicos ed ex Cosmed.
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