Il Comune di Marsala chiederà al presidente della Regione di proclamare lo “stato di calamità naturale e di dissesto idrogeologico” per la zona a nord-est del centro cittadino, dove la presenza di antiche cave di tufo sotterranee si manifesta, di tanto in tanto, con voragini.
L’ultimo crollo si è verificato lo scorso 21 novembre, quando in contrada Amabilina, a pochi metri dalle abitazioni, la terra si aprì e sprofondò su un’area di circa 2 mila metri quadrati e un contadino che stava lavorando nel suo terreno per poco non finì dentro la voragine, profonda quasi venti metri.
A seguito di quell’evento, il Comune ha deciso di avviare uno studio del sottosuolo al fine di fare una mappa di tutte le antiche cavità. Lo ”stato di calamità naturale e di dissesto idrogeologico”, hanno spiegato gli amministratori cittadini, è finalizzato ad ottenere i fondi per gli interventi più urgenti necessari ad “evitare una possibile calamità naturale”.