Il servizio di emergenza/urgenza della Regione siciliana è stato salvato in extremis. Alla fine del tavolo tecnico tra l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, i sindacati e i componenti del consiglio di sorveglianza e di gestione della Seus, la proposta di ridurre l’orario di lavoro ai 3.052 soccorritori, in servizio nelle ambulanze, per il momento è stata accantonata.
Governo, azienda e parti sociali hanno deciso di aprire un tavolo di trattativa per definire un piano industriale e dare l’ok alla prosecuzione dei rapporti di lavoro, per un periodo limitato, per i circa 560 operatori del 118 in servizio nelle nove Asp siciliane, dove i lavoratori operavano grazie alle convenzioni tra la Seus e le aziende sanitarie locali, che sono scadute il 31 dicembre scorso.
Per scongiurare eventuali esuberi, a causa della scadenza delle convenzioni, nei giorni scorsi, la Seus aveva avanzato la proposta di ridurre dell’orario di lavoro per i soccorritori. Le parti torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni, come questa mattina, quando i lavoratori hanno protestato con scontri e tafferugli davanti la sede della Seus.
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Servizio emergenza salvo in extremis. Proroga e nuovo piano industriale