Dopo le proteste dei giorni scorsi, a Niscemi (Caltanissetta), un gruppo di attivisti “No Muos” si è incatenato per protesta al cancello principale della base Usa. “Anche oggi, infatti – dicono gli attivisti in una nota – sono proseguiti i lavori al cantiere dove i tecnici americani hanno completato la prima parabola e stanno lavorando per issare le altre due”.
Gli attivisti, guardati a vista dalle forze di polizia, presidiano la zona notte e giorno.
L’iniziativa di protesta arriva dopo che nei giorni scorsi la prima parabola del sistema di telecomunicazione della Marina statunitense è stata installata, come anticipato dagli attivisti No Muos.
I lavori per la costruzione dell’antenna radar a Niscemi sono in dirittura d’arrivo. Dopo la messa in opera dell’enorme parabola e con l’installazione delle altre due, il Muos di Niscemi sarà completo.
“Chiediamo al presidente della Regione Rosario Crocetta, di intervenire in autotutela per garantire il principio di precauzione a tutela della salute dei siciliani”, affermano Carmelo Sardegna e Giuseppe Messina della Federazione Verdi Sicilia. L’area di contrada Ulmo, peraltro, è sottoposta a vincolo di in edificabilità assoluta, essendo di interesse comunitario.
Intanto, una lettera indirizzata al presidente della Commissione europea è partita dall’Assemblea regionale a firma del presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino (M5S), mentre a Roma è pronta una mozione dell’intergruppo parlamentare per la pace, per chiedere al governo di impegnarsi a sospendere e revocare ogni tipo di autorizzazione. Annuncia Trizzino: “Non ci fermeremo qui. Il presidente della Regione Crocetta si è dimostrato un soldatino di piombo nelle mani di Washington”.