Un dialogo aperto con il territorio, soprattutto con quella parte che, staccandosi dal Pdl, “ha ritrovato valori e stimoli per ritornare nella casa del centrodestra”. Proprio per mettere al centro la governabilità del territorio dal Comitato Regionale di Nuovo Centrodestra, che si è svolto oggi all’Hotel Wagner di Palermo, è partito un messaggio chiaro: sì alle alleanze trasversali in vista delle elezioni in primavera, quando andranno al voto 30 comuni siciliani. Presenti, tra gli altri il presidente del Comitato promotore nazionale, Renato Schifani, il sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari e i coordinatori regionali Dore Misuraca e Giuseppe Castiglione (guarda le foto).
“Il test amministrativo – ha sottolineato Schifani – vede spesso alleanze non ortodosse e trasversali. Saranno i nostri quadri regionali e i nostri amministratori a decidere. Il Nuovo Centrodestra nasce come partito federale – ha ribadito – come ha detto anche Alfano, sono i territori a decidere le alleanze sulla base elettorale locale”.
Poi Schifani ha precisato: “Tutte le elezioni amministrative sono un test locale, non hanno mai valenza politica, noi nasciamo come un partito che si colloca nel centro destra ma è evidente che a livello territoriale le alleanze sono fatte per la buona amministrazione e nell’ottica della scelta dei migliori candidati”.
Una posizione condivisa anche da Dore Misuraca, che riferendosi a Forza Italia, ha sottolineato: “C’è qualcuno che ci voleva imbrigliare, l’ho detto con chiarezza, ma noi prescindiamo dalle alleanze preferenziali, guardiamo al centro destra, ma diremo agli amministratori locali di presentare liste che rispondano alle esigenze dei cittadini”.
Non poteva mancare un cenno alla Finanziaria regionale impugnata dal commissario dello Stato, Carmelo Aronica. “Il commissario dello Stato – ha detto Schifani – deve avere avuto delle motivazioni non indifferenti per impugnare la Finanziaria, certo l’impugnativa è molto drastica e forte: mi auguro che l’Assemblea regionale e il governo possano superare momenti del genere e soprattutto che si assuma maggior rigore nella gestione dei conti pubblici sia a livello nazionale che a livello centrale”.
E sulla politica nazionale il tema centrale al momento è la riforma della legge elettorale. Sì al doppio turno di coalizione ma sulle liste bloccate Ncd porterà avanti “una battaglia senza ‘se’ e senza ‘ma’ sull’introduzione delle preferenze e un secco no al Parlamento dei nominati”, ha detto Schifani. “Rimango stupito – ha aggiunto Schifani – del fatto che alcuni partiti della maggioranza si rifiutino di delegare al Ministero dell’Interno il disegno dei collegi; è stato sempre così. Questo denota come certi partiti, e mi riferisco a Forza Italia, tentino per legge di schiacciare il Nuovo Centrodestra. Non si rendono conto che è un tentativo sbagliato”.
Un altro problema spinoso, trattato a margine del convegno, riguarda il ddl Province, attualmente all’esame della Commissione Affari Istituzionali dell’Ars. Il testo ancora non c’è ed entro entro 20 giorni l’aula dovrà dare l’ok, altrimenti saranno indetti i comizi elettorali e si tornerà a votare per eleggere gli organi dei nove enti. “Sarebbe un grave danno se da qui al 15 febbraio non dovessimo approvare un sistema di riordino complessivo degli enti locali – ha affermato il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione. – Il tema prioritario è stabilire le funzioni, perché se tutto dovesse tradursi in un mero cambio terminologico, ovvero le province regionali diventano liberi consorzi, mi pare che non abbiamo fatto né un buon servizio al paese, né alla Sicilia. Noi siamo per un disegno organico, siamo aperti al confronto attendiamo segnali forti dal governo”.
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