Quando si dice burocrazia lumaca. Una società, quella dei Fratelli Pollina sas di Manfrè Giuseppina & C, che commercia gasolio, infatti, solo dopo sei anni, cinque ricorsi e quattro sentenze giudiziarie è riuscita ad ottenere il visto necessario per poter rifornire i mezzi agricoli. La vicenda ha avuto inizio nel 2008, con l’azienda che aveva presentato le richieste necessarie all’assessorato regionale alle Attività produttive.
Nonostante il parere positivo del Comando provinciale del vigili del fuoco di Palermo, che aveva dichiarato idoneo il deposito della società, per l’assessorato non sussistevano le condizioni perché si potesse vendere il gasolio al dettaglio, ma solo all’ingrosso, all’interno di fusti e non per erogazione diretta.
C’è voluta, in fine, una sentenza dei giudici del Cga, presieduto da Raffaele Maria De Lipsis a chiudere l’incresciosa situazione. Tutto ciò per una semplice autorizzazione, fondamentale, tuttavia, per la società, che aveva pronto un investimento, anche in termini di nuovo personale, per poter ingrandire il proprio parco clienti.
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