Riina continua a parlare, o meglio, continuano a trapelare, alla spicciolata, estratti dalle trascrizioni delle intercettazioni – sono ben 14 pagine in totale – relative alle conversazioni dell’ex capo dei capi con il suo “compagno di socialità”, Alberto Lorusso, in carcere.
Parla di Giovanni Falcone, il boss, e di elementi che saranno sicuramente presi in esame nel corso delle indagini sulla presunta Trattativa Stato mafia. “Anche il per fatto dell’Addaura – si legge nelle trascrizioni di Riina, intercettato il 19 agosto scorso – l’Addaura… quando gli hanno messo la bomba… poi a lui… tre anni prima, quattro anni prima… figlio di puttana, lui ha detto…se lo e’ immaginato che poteva essere gente… politici… gente che… sono gente con il cervello… “.
“Anche il fatto dell’Addaura, l’Addaura… quando gli hanno messo la bomba… poi a lui… tre anni prima, quattro anni prima… figlio di puttana, lui ha detto…dice altri… saranno gente perfetta… se lo è immaginato che poteva essere gente…politici… gente che… pensava…pensava..sono gente con il cervello… “. Così Totò Riina racconta al boss Alberto Lorusso del fallito attentato contro il giudice Giovanni Falcone nella villa sulla costa di Palermo. Il boss fa riferimento anche alle dichiarazioni del giudice Falcone, che subito dopo il fallito attentato parlò di “menti raffinatissime”
Riina manifesta dubbi forti anche sul suo successore a capo di Cosa nostra, Bernardo Provenzano. “Questo Binnu Provenzano chi è che gli dice di non fare niente? – afferma – Qualcuno ci deve essere che glielo dice. La cosa… quindi tu collabori con questa gente… A fare il carabiniere pure… e non dici… a rispondergli giusto, regolarmente, e dirgli: perché devo fare questo? Qual è il motivo”.
“Ai tempi miei, di Toto’ Riina... ‘u zu’ Toto’ Riina… solo… trattava cose e persone importanti. – continua il boss – Però… è inutile questo trio. Di uomini… non ce n’è che a trovare le idee di un cristianu… che si mettono a disposizione per fare i carabinieri”.
“Quello è un bambino che adesso si è ammalato... però Binnu… non capisco… come lo hanno fottuto… disgraziati… Lui i piccioli ce li ha. Tanto è vero che la moglie ce li ha conservati…ce li ha messi a gazzane (in blocchi)”.
“Però io ce l’avevo detto – conclude Riina – ‘Binnu… usciamone’… e lui mi ha detto: ‘per ora sono messo, che so…ci sono cristiani… che ti ha detto? Perfetto!’ eh… Binnu… meschino, mi e’ dispiaciuto, era una persona, un grande uomo ed un signore… era serio…”.
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