Prestavano denaro con tassi di interesse che superavano il 500 per cento. Tre giovani genovesi sono stati arrestati da carabinieri su richiesta dal pubblico ministero Vittorio Ranieri Miniati. I tre prestavano soldi alle persone in difficoltà imponendo in seguito dei tassi usurai, i tre giovani sono accusati anche di tentata estorsione.
La tecnica utilizzata dalla banda di aguzzini era piuttosto semplice. Uno dei tre, quello che veniva considerata la mente, rintracciava persone che avessero bisogno di denaro nell’immediato e offriva loro il denaro contante. Ma per coloro che non riuscivano a versare in tempo la loro “rata” erano in arrivo minacce e rincari degli interessi.
Infatti, di fronte ad un mancato pagamento, i tre imponevano una mora di 5000 euro e nuovi tassi di interesse sulla stessa mora pagata. Un meccanismo di strozzinaggio fatto anche si assegni “gonfiati” in cambio di contanti. Alcune delle vittime, per sfuggire alle violenze e alle minacce dei tre estorsori sono stati costretti anche a fuggire o lasciare la città.
Gli investigatori si sono messi sulle tracce dei tre strozzini in seguito alle dichiarazioni di una vittima ormai stremata dalle pressioni degli usurai che ha permesso di individuare i tre giovanissimi genovesi.