“Sogno un giorno di viaggiare in treno e di innamorarmi di un viaggiatore sconosciuto, di uno a caso”. L’incredibile affermazione del presidente della Regione Crocetta ha fatto sorridere (anche sconcertare) molti deputati che oggi in Aula a Palazzo dei Normanni – nel corso di una seduta d’Aula molto tesa – discutono di tutti i risvolti connessi al gravissimo strappo provocato dalla bocciatura da parte del Commissario dello Stato alla maggior parte degli articoli della Finanziaria.
La frase di Crocetta – palesemente fuori tema – giunge dopo una replica che ha toccato il tema delle auto blindate, la necessità di una nutrita scorta di autoblindate e il desiderio di potersi muovere liberamente, anche in treno, senza bisogno di sorveglianza.
Nei suoi interventi, il governatore della Sicilia non ha risparmiato metafore e figure retoriche, come quella sui minori, contenuta in una dura arringa contro lo Stato: “Il commissario ci taglia i fondi per i ricoveri, per i disabili, per i disagiati in finanziaria? Bene, lo Stato ora si occupi dei minori, perché certamente non saremo noi a mandarli nelle fogne come in Romania”.