Il 47% della popolazione residente in Sicilia è affetto da “un grave eccesso ponderale”, una percentuale che si traduce in oltre 3 milioni di individui che soffrono di gravi problemi di peso. È questo l’impietoso dato emerso nel corso del Convegno scientifico che si è appena concluso a Palermo dal titolo “L’Obesità in Sicilia”, incontro organizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e con il contributo non condizionato di Johnson & Johnson Medical.
Secondo quanto rilevato dagli esperti che hanno preso parte al congresso, infatti, l’indagine PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) ha evidenziato che sono più di 2,3 milioni i siciliani in sovrappeso e quasi 800.000 quelli che soffrono di obesità, pari rispettivamente al 35% e al 12% dell’intera comunità.
A rendere ancora più allarmante questo scenario sono le stime riguardanti le nuove generazioni: il Piano Sanitario Regionale ha definito la Sicilia maglia nera per quanto riguarda l’obesità infantile, mostrando come in quest’area si registri la più alta concentrazione di bambini obesi d‘Italia.
L’insieme di queste cifre allarmanti mostrano come la Regione si trovi a dover gestire un’epidemia inarrestabile per proporzioni e dimensioni, un fenomeno preoccupante che comunque non è circoscritto al solo territorio siciliano.
Il recente rapporto “Noi Italia” elaborato nel 2013 dall’ISTAT ha indicato che più di 6 milioni di italiani (10% del totale) sono obesi. La dimensione di questo fenomeno diventa ancora più drammatica se si considerano le numerose patologie legate al peso in eccesso: diabete, ipertensione, insufficienza cardiaca e respiratoria sono solo alcune delle conseguenze dell’obesità in grado di incidere in maniera negativa sulla qualità della vita.
Alla luce di queste evidenze, l’evento odierno testimonia l’impegno concreto della Regione Sicilia e degli esperti locali nel sostenere lo sviluppo e la promozione delle misure necessarie ad affrontare un fenomeno così grave, tramite un approccio multidisciplinare che consenta un risparmio in termini economici e, soprattutto, di vite umane.
“Un’iniziativa come quella di oggi conferma l’impegno che caratterizza la Regione Sicilia nel realizzare efficaci forme di sinergia tra mondo scientifico e Istituzioni al fine di elaborare soluzioni utili ai problemi della salute collettiva, tra i quali rientra senza alcun dubbio l’obesità”, commenta Salvatore Requirez, Dirigente Educazione e Promozione alla Salute, Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Regione Siciliana. “I molti cittadini siciliani affetti da questa patologia devono essere messi nelle condizioni più adatte per utilizzare appieno le tante risorse, cliniche e sociali, che il sistema sanitario regionale garantisce a tutte le persone che soffrono delle problematiche legate al sovrappeso e all’obesità, a cominciare dalla prevenzione primaria. In questa logica si inscrive il Programma pluriennale FED (Formazione, Educazione Dieta) che mira a uniformare le complesse dinamiche della Educazione Alimentare agli indirizzi delle evidenze scientifiche, selezionando formatori ed educatori in linea con le esperienze collegate ai migliori risultati”.
L’obesità è un fenomeno causato da una lunga serie di fattori, quali la compresenza di elementi genetici, ambientali, sociali e culturali. Questi aspetti, interagendo tra loro, determinano l’insorgere della problematica e provocano un eccessivo accumulo di grasso corporeo associato ad un incremento dell’introito alimentare e ad una ridotta attività fisica.
“L’obesità è stata solo recentemente elevata al rango di vera e propria malattia dall’American Medical Association, quindi non più semplicemente una sindrome che predispone ad altre patologie”, aggiunge Giuseppe Carruba, Responsabile per la Progettazione e la Ricerca A.O.R.N.A.S. Civico di Palermo. “Date le dimensioni del problema, politica e scienza devono concorrere al disegno di strategie condivise e di ampio respiro poiché solo un approccio integrato e sistemico potrà fornire una soluzione concreta a una problematica così complessa e che investe i più vasti ambiti sanitari, socio-economici e culturali”.
Nel corso dell’incontro è stata inoltre evidenziata l’importanza di garantire un approccio multidisciplinare nel percorso di cura dell’obesità grave. La collaborazione tra alcuni degli esperti specializzati nel trattamento di questa patologia, come il chirurgo, il nutrizionista e l’epidemiologo, potrà infatti assicurare un più rapido miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti obesi.
“È fondamentale che l’impegno dei professionisti della Sanità e degli Enti pubblici ad attivarsi per affrontare e risolvere le grandi emergenze sociali come l’obesità si traduca in una piena collaborazione tra i principali esperti della materia” conclude il Prof. Pietro Di Fiore, Responsabile Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità dell’ASP di Palermo. “La necessità di una rete territoriale di Centri di Nutrizione Clinica è ormai prioritaria per i pazienti siciliani che devono poter continuare a contare sulla capacità, la disponibilità e la serietà di medici e strutture pubbliche in grado di tutelarli e consigliarli nel modo più corretto, cominciando a fare della nostra Regione un esempio per quanto riguarda l’eccellenza e la qualità dei professionisti che operano ogni giorno sul territorio nella prevenzione dell’obesità e delle patologie correlate”.