Una nave carica di oltre 20 mila tonnellate di amianto, proveniente dalla Sicilia, sarebbe in viaggio verso il porto di Gallipoli, in provincia di Lecce, dove il suo attracco sarebbe previsto nei prossimi giorni.
La notizia è stata parzialmente confermata dalla Capitaneria di porto di Gallipoli dopo essere stata diffusa da politici e ambientalisti salentini. Il comandante della Capitaneria di porto di Gallipoli, Attilio Daconto, ha riferito all’Ansa di una richiesta di intendimenti arrivata prima del suo insediamento, avvenuto il 17 gennaio scorso, specificando come al momento non sia però pervenuta alcuna richiesta formale di attracco.
Lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto dovrebbe avvenire nella discarica ‘Ditta Rei’, nel territorio tra Nardò e Galatone, in contrada Vignali-Castellino, autorizzata dal 2009 per i rifiuti inerti e dal 2011 per l’amianto.
Il Pd di Galatone, in provincia di Lecce, e il movimento “Insieme per Galatone” hanno diffuso una nota congiunta nella quale definiscono la nave “Una bomba ecologica”. Secondo quanto si legge nella nota si tratterebbe di un affare da 16 milioni e 250 mila euro, basandosi sul prezzo medio di mercato per lo smaltimento che sarebbe di 0,65 euro al chilogrammo e sul dato che il carico in arrivo sfiorerebbe i 25 milioni di chili di rifiuti.
Nella nota si chiede alle istituzioni, a tutti i livelli, di attivarsi per scongiurare un “disastro ambientale annunciato” prima che la nave attracchi al porto di Gallipoli. Lo stesso sindaco di Galatone, Livio Nisi, in una nota chiede chiarezza e di “porre in essere tutte le attività di controllo e di verifica del caso, sia all’interno dell’area portuale, sia durante la fase del trasporto fino alla discarica, sia per lo smaltimento all’interno della stessa”.
Nisi spiega di aver trasmesso una lettera alla Capitaneria di porto di Gallipoli, all’ufficio Ambiente della Provincia, alla Polizia provinciale, all’Ufficio Controllo e Gestione del Piano regionale delle Attività estrattive (Prae), all’Arpa Puglia e all’Asl, allo scopo di avere maggiori informazioni, controlli e verifiche.
Preoccupazioni vengono espresse anche dal movimento politico ‘Italia Destati’, il cui presidente, Sandro Quintana, sostiene che “Gallipoli non può essere terra d’approdo di materiali pericolosi per l’ambiente e la salute dei cittadini. Una cittá che non vede l’attracco di navi da crociera, strategiche per una località ad alta vocazione turistica – aggiunge Quintana – come può accettare l’approdo nel porto di una nave cargo con un carico di amianto?”. Da qui la richiesta al sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, perché spinga la Regione Puglia e le altre istituzioni ad impedire l’approdo della nave cargo.