La reazione del centrodestra all’impugnativa da parte del commissario dello Stato di 33 articoli su 50 della Finanziaria regionale è durissima e va dritta al punto: “Nessuno pensi che ci sia esultanza per l’impugnativa del 70% della manovra finanziaria – hanno ribadito -. È una sconfitta per il Parlamento siciliano, una pesante umiliazione per la becera politica clientelare del governo Crocetta”.
Opposizioni divise rispetto alla richiesta di dimissioni del governatore. Se il capogruppo della Lista Musumeci, Santi Formica, come il M5s, chiedono a Crocetta di dimettersi, il Pdl e il Pid-Gs, invece, frenano, così come il deputato Nello Musumeci, il candidato alla Presidenza della Regione, sconfitto da Crocetta.
“Non ritengo si debba dimettere – afferma in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni – perché ne uscirebbe da vittima e noi da carnefici”. Per il capogruppo del Ncd-Pdl, Nino D’Asero “Crocetta ha fallito assieme alla sua maggioranza”, mentre Bernadette Grasso (Pid-Gs), aggiunge: “Non saremo noi a chiedere le dimissioni, ma il popolo”.
“La smetta di mostrare i muscoli di cartapesta, proponiamo un confronto serio con le opposizioni”, aggiunge Musumeci, secondo cui “Crocetta ha piuttosto il dovere di non sposare un atteggiamento improntato all’arroganza, si confronti con le opposizioni”.
Per Falcone, “le leggi si elaborano in commissione e questa finanziaria è stata scritta nell’antisala del presidente. Crocetta ha sbagliato totalmente l’impostazione della finanziaria perche’ non ci ha ascoltato”.
Il capogruppo dell’Mpa-Pds, Giovanni Di Mauro, spiega: “Noi avevamo detto in aula che nel bilancio c’era un buco da 500 milioni di euro e la decisione del commissario dello Stato ci dà ragione. Il prefetto Aronica ha bocciato tutte le norme di finanziamento della spesa, semplicemente perché non c’erano le risorse”.
Pdl-Fi,Pdl-Ncd,Mpa-Pds, Pid-Gs e lista Musumeci in conferenza stampa parlano di “pessima qualità delle norme votate”.