Si è chiusa senza permettere al governatore della Sicilia Rosario Crocetta di parlare la direzione regionale del Partito democratico. Un chiaro e inequivocabile sintomo del malumore che regna all’interno del Pd.
“Abbiamo detto nei giorni scorsi, e lo ribadiamo, che il Pd non è più dentro la maggioranza”, ha detto il segretario regionale, Giuseppe Lupo. “Mi spiace – aggiunge – che ciò venga inteso come una provocazione, ma è un dato di fatto. Non presenteremo alcuna mozione di sfiducia, è nostro desiderio aiutare Crocetta a governare meglio. Abbiamo vinto le elezioni con lui e abbiamo ora il dovere di governare bene con lui. Sosterremo i progetti che ci convinceranno per il bene della Sicilia”.
In precedenza, Crocetta aveva ironizzato: “Il Pd è fuori dal governo? Ma come si fa a dire una cosa simile quando il presidente della Regione del Pd è in carica? Vorrei che il mio ruolo fosse rispettato, sono un grande amicone, ma gradirei che ci fosse un po’ di rispetto istituzionale. Se io non basto, chiamino pure Goldrake”.
Il governatore avrebbe voluto fare il bilancio del suo primo anno di governo e spiegare qual è la sua agenda delle riforme ma il coordinatore dell’esecutivo che ha moderato la riunione della direzione regionale del Pd, Enzo Napoli, ha chiuso i lavori senza dare la parola al governatore Rosario Crocetta. La direzione si è chiusa dopo appena un’ora di dibattito sulle regole congressuali e neppure un accenno ufficiale ai rapporti tra Pd e Crocetta e al rimpasto di governo oppure all’inchiesta della Procura di Palermo sulle spese pazze dei gruppi parlamentari che ha creato frizioni proprio tra alcuni esponenti democratici col governatore per alcune dichiarazioni.
Sul punto soltanto una frecciata dell’ex capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, a Crocetta: “Se Crocetta avesse fatto il deputato nella passata legislatura probabilmente sarebbe anche lui indagato, considerando che le indagini riguardano 97 persone. Piu che un’inchiesta sui deputati direi che si tratta di una inchiesta sull’Assemblea”. E a proposito della chiusura di Crocetta all’ingresso in giunta di parlamentari sotto indagine, Cracolici afferma: “Se i parlamentari non sono buoni per stare in giunta non sono buoni neppure per stare in una maggioranza”.