Facebook in crisi? Forse si, ma non solo lui. Il  mondo dei social network nei prossimi anni potrebbe vedere un vero e proprio esodo di utenti già ad iniziare dal 2014. Le proporzioni maggiori della “fuga” da Facebook si avranno, presumibilmente e secondo lo studio dell’Università di Princeton, nel biennio 2015/2017 quando potrebbero essere circa l’80 per cento degli utenti ad abbandonarlo.

Attraverso l’applicazione alle attitudini di utilizzo dei social network i modelli di analisi dello sviluppo delle epidemie, i ricercatori dell’università americana hanno stimato una vera e propria catastrofe per il “mi piace” di Palo Alto. Ma la previsione degli scienziati fa a pugni con i dati diffusi dal GlobalWeb Index.

Nonostante una leggera flessione nel numero di iscritti, il 3 per cento in meno nel 2013, Facebook mantiene il suo primato di leader indiscusso nel mondo dei social. tutti i principali concorrenti come Google Plus, Linkedin e Twitter rimangono dietro il colosso creato da Mark Zucherberg.

In molti nel corso degli ultimi mesi hanno dato Facebook come un dinosauro verso la fine dei suoi giorni di gloria, ma per il disappunto di questi gli utenti attivi sul social network sono il 49 per cento del totale degli iscritti, e ben il 56 per cento entra sul suo profilo per più di una volta al giorno.

Ma probabilmente si può parlare di una crisi “generazionale” per gli utenti di Facebook. Infatti sulla piattaforma di Zuckerberg sono i giovanissimi ad essere sempre meno presenti, mentre l’attrattiva per questo target sembra essersi concentrata tutta sul social network che, a livello mondiale, si sta affermando come quello di maggiore crescita: Instagram.  Sulla popolare applicazione di condivisione di video e foto nell’ultimo semestre ha visto una crescita della sua base di utenza del 23 per cento. Nel Rapporto di GlobalWeb Index però il vero fattore di novità viene rappresentato dai servizi di messaggistica istantanea.

Il vero fenomeno, campione e leader è WeChat: con una crescita degli utenti del 379 per cento, allo stesso modo anche altre piattaforme come Vine che cresce dl 105 per cento, SnapChat + 54 per cento e WhatsApp + 35 per cento sembrano confermare il loro attacco a Facebook. ma nonostante l’avvento di questi nuovi servizi per lo scambio di messaggi istantanei il servizio di chat “Facebook Messenger” rimane il modo più diffuso per inviare e ricevere contenuti testuali sul web.