Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il Delegato di Confindustria per la legalità, Antonello Montante, hanno sottoscritto oggi al Viminale l’Atto aggiuntivo al “Protocollo di legalità tra Ministero dell’Interno e Confindustria”, finalizzato a rafforzare ulteriormente la collaborazione nell’attività di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali nel settore dei contratti di lavori, servizi e forniture, sia pubblici che privati.
Con l’Atto aggiuntivo viene prevista la possibilità, per le imprese che hanno aderito al Protocollo, di ottenere le comunicazione antimafia dalla prefettura competente per territorio per il tramite dell’articolazione territoriale di Confindustria, che assume a suo carico l’onere di formalizzare la richiesta nell’interesse dell’impresa.
L’Atto aggiuntivo al Protocollo di legalità con Confindustria – ha sottolineato il capo di gabinetto Luciana Lamorgese – conferma l’impegno costante del Ministero dell’Interno nella promozione di nuove iniziative per potenziare la prevenzione delle infiltrazioni di interessi criminali nell’esercizio della libera attività imprenditoriale e si pone l’obiettivo di realizzare, nelle more della prossima attivazione della Banca dati nazionale unica antimafia, un’ulteriore sinergia su base provinciale per il potenziamento dei presìdi antimafia a tutela dell’economia legale.
La firma di oggi – ha evidenziato Montante – va nella direzione di garantire la massima trasparenza a tutela delle imprese e assicurare maggiore celerità alla procedura di rilascio delle certificazioni, aderendo al protocollo, Confindustria si assume una grande responsabilità nell’interesse dei propri iscritti.
L’Atto aggiuntivo si propone, altresì, di superare le problematiche segnalate dal mondo imprenditoriale a seguito della soppressione del certificato camerale “antimafia” prevedendo la possibilità per il soggetto privato di richiedere la documentazione antimafia attraverso un percorso che, limitando gli oneri burocratici, consente alle imprese aderenti di ottenere benefici concreti.
Il Ministro Alfano, in conclusione, ha voluto sottolineare l’importanza che il protocollo riveste nell’ambito della sicurezza partecipata.
La firma di questo documento – ha detto Alfano – rafforza i miei convincimenti sull’importanza del principio di sussidiarietà, che trova applicazione nel sistema di sicurezza, soprattutto quando diventano coprotagonisti le associazioni rappresentative di interessi legittimi, che si fanno carico di fare da filtro alle richieste da loro stesse presentate. L’atto aggiuntivo sottoscritto ha sostanzialmente l’ambizione di rendere il sistema delle certificazioni antimafia meno burocratico, più celere ed efficiente, a sostegno delle imprese.
Infatti, grazie al diretto coinvolgimento delle articolazioni territoriali di Confindustria, le imprese aderenti al Protocollo potranno richiedere alle prefetture il rilascio delle comunicazioni ed informazioni antimafia.
Questo progetto, unitamente alle altre iniziative avviate dal Ministero dell’Interno nel settore della prevenzione antimafia, come l’istituzione delle white list ed il rating di legalità, conferma il forte impegno dello Stato per la tutela della legalità e la realizzazione di un sistema sociale ed economico caratterizzato dal rispetto dei principi di legalità e trasparenza.