Si avvicina il venerdì nero, scadenze per mini-Imu e Tares | A Palermo Caf presi d’assalto /VIDEO

di Stefania Brusca

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Si avvicina il venerdì nero, scadenze per mini-Imu e Tares | A Palermo Caf presi d’assalto /VIDEO

| martedì 21 Gennaio 2014 - 11:11

A un dicembre pesante sul fronte delle tasse si sommano le imposte in scadenza  il 24 gennaio di quest’anno, già ribattezzato il  “venerdì nero”. In calendario il pagamento della mini Imu  e della maggiorazione della Tares, la tassa sui rifiuti.

Per quanto riguarda la mini Imu, sono tenuti a pagare i proprietari delle prime abitazioni residenti nei Comuni dove le amministrazioni hanno alzato l’aliquota base al 4 per mille. E già è scoppiato il caos nei Caf (Centri di assistenza fiscale) presi d’assalto dai cittadini a caccia di risposte sulle modalità di pagamento. Saranno circa 2.400 le località colpite dall’imposta, mentre saranno circa il 60 per cento le città capoluogo di provincia dove la mini-Imu sarà obbligatoria. Secondo una stima l’importo medio del dovuto è circa 35 euro e saranno più di 12 milioni gli italiani che dovranno pagare.

A Palermo l’imposta avrà un valore medio di 28 euro per le case A2 e 17 euro per le A3. La CGIA sottolinea come i calcoli si siano fatti a partire dalle rendite catastali delle abitazioni dei Comuni, considerando le abitazione classificate come A2 e A3 che rappresentano oltre il 70 per cento del totale delle prime case in tutto il Paese. In altre città, come Roma, invece la mini Imu sarò intorno ai 78 euro per le abitazioni di categoria A2 e 59 euro per la categoria A3 saranno 59, mentre Napoli chiederà ai cittadini 125 euro per le case A2 e 68 euro per le abitazioni A3. La CGIA sottolianea come i calcoli si siano fatti a partire dalle rendite catastali delle abitazioni dei Comuni, considerando le abitazione classificate come A2 e A3 che rappresentano oltre il 70 per cento del totale delle prime case in tutto il Paese. Il calcolo dell’imposta si può comunque fare on-line, ad esempio con il calcolatore del sito del Il Sole24Ore.

In merito alla Tares, invece ricavati andranno direttamente nelle casse dello Stato. Si tratta della novità dell’anno scorso, ovvero un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadro previsto dal Salva Italia per portare ossigeno nei conti pubblici per circa un miliardo.

 

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