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Tre diverse ipotesi degli investigatori | che indagano sul triplice omicidio di Cosenza

La procura della Repubblica di Castrovillari in stretta con la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sta lavorando su tre ipotesi sulla strage di ieri nel Cosentino, dove tre persone, tra cui un bambino di 3 anni, sono stati rinvenuti dentro un’auto uccisi e poi dati alle fiamme. Vendetta, omicidio passionale o un regolamento di conti?

Le vittime sono il sorvegliato speciale Giuseppe Iannicelli, 52 anni, di Cassano, con cospicui precedenti penali per droga; Ibtissam Taoussa, 27 anni, detta Betty, marocchina, che l’uomo frequentava; e di Nicola Campolongo, detto Cocò, 3 anni, nipote di Iannicelli, affidato al nonno perché aveva entrambi i genitori in carcere.

I resti di Iannicelli sono stati ritrovati nel bagagliaio della Fiat Punto appartenente all’uomo e parcheggiata nell’area d’un vecchio mattatoio abbandonato in località Fiego nelle campagne di Cassano. Il procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio, che coordina le indagini assieme al sostituto Vincenzo Quaranta, oggi darà l’incarico per l’autopsia che dovrebbe essere eseguita domani. In base ai primi accertamenti, i tre sono stati prima uccisi con colpi d’arma da fuoco e poi carbonizzati.

Sul cofano dell’auto è stata lasciata una moneta da 50 centesimi che fa pensare a un’esecuzione legata a motivi di denaro. Probabilmente una partita di droga non pagata. Ma al momento gli inquirenti non hanno una pista investigativa privilegiata.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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