I carabinieri della compagnia di Alcamo hanno arrestato due fratelli tunisini accusati di aver sequestrato e torturato un connazionale per diverse ore nel trapanese. Secondo quanto ricostruito finora i due uomini sono entrati in azione nel ristorante “Egesta Mare” dove l’uomo lavora come cameriere, a Castellammare del Golfo. Lo hanno avvicinato e costretto a salire sulla sua auto, minacciandolo con un coltello. Poco prima lo avevano cercato nella sua abitazione, buttando a terra il portone di ingresso e mettendo a soqquadro l’appartamento.
I due fratelli, sono accusati di tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni personali, porto abusivo di arma, minacce aggravate, danneggiamento aggravato e maltrattamenti in famiglia.
Subito sono scattate le ricerche. A dare una svolta alle indagini la telefonata al 112 che segnalava la presenza di un cittadino ferito all’interno di un bar. Subito sono stati bloccati due fratelli che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, hanno colpito violentemente l’uomo al capo con una mazza in legno e, successivamente, con vasi in vetro, bastoni; poi pugni e calci su tutto il corpo. Solo un attimo di distrazione dei sequestratori ha consentito al rapito di darsi alla fuga.
Usata violenza anche sulla ragazza italiana, poco più che ventenne, trovata nella casa dei due malviventi. La donna trovata con il volto tumefatto. Alla base del gesto forse la gelosia legata a degli sms scambiati tra la donna e l’aggredito. I due Sono stati rinchiusi nel carcere di Trapani.