Tra le tante vertenze in ballo al ministero dello Sviluppo economico che coinvolgono i lavoratori siciliani, oggi è il turno della Micron, multinazionale che ha deciso di tagliare i propri dipendenti. In Sicilia, la Micron ha sede a Catania: a rischio in tutta Italia 400/500 lavoratori.
Nello stabilimento catanese i dipendenti sono 320, hanno un’età media di 40 anni e un’anzianità lavorativa di 13: provengono tutti dalla St Microelectronics. La Rsu della Micron ha chiesto – in una lettera indirizzata ai deputati catanesi a Roma, all’Ars, al sindaco di Catania Bianco e al presidente della Regione Crocetta -che “le istituzioni , la politica a tutti i livelli agiscano per scongiurare la perdita del nostro posto di lavoro e la cancellazione di un’eccellenza presente da anni in una zona quale la Sicilia ormai desertificata”.
Gli esuberi potrebbero essere annunciati per i dipendenti di Catania, di Agrate e di Arzano: secondo i rappresentanti dei lavoratori, l’azienda gode di “ottima salute” e questi tagli metterebbero a rischio il futuro di dipendenti qualificati. Appuntamento alle 15.00 per scoprire cosa succederà ai lavoratori.