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Alfano (Ncd): “Nessuna riforma senza di noi” | M5S: “Speriamo di votare a maggio”

Le prime reazioni confronto fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi arrivano dal Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano che rintuzza in una battuta pubblicata su Twitter l’accordo siglato fra il segretario Pd e il leader di Forza Italia: “È inutile che ci inducano, per legge, a ‘tornare all’ovile’ perché noi non torniamo indietro. Per noi la scelta è compiuta”.

Sempre ai social, l’esponente di Ncd affida altre precisazioni del suo partito sui temi dell’accordo raggiunto sulla riforma elettorale: ”Se l’accordo Renzi-Berlusconi è su liste bloccate e Parlamento di nominati lo dicano con chiarezza”. E poi lancia la sfida, Alfano: “La legge elettorale senza di noi non possono farla. Si scordino di farla senza di noi, si scordino di farla contro di noi”. Poi, all’assemblea dei giovani di Ncd, in corso a Pesaro, Alfano riconferma la sua posizione:  ”Noi siamo per l’indicazione diretta del capo dell’esecutivo da parte di una coalizione prima delle elezioni. E vogliamo delle coalizioni e non solo due partiti che sono contro la storia italiana”.

Affida a una nota stampa la sua posizione, invece, Renato Schifani: “Nessun contratto per adesione a regole scritte da altri. Renzi abbia la responsabilità di confrontarsi con gli altri partiti della sua maggioranza invece di privilegiare un partito dell’opposizione. Siamo curiosi di sapere se questa intesa odierna prevede il mantenimento di un Parlamento di nominati oppure di eletti liberamente da parte dei cittadini, perché, se così non fosse, Renzi dovrà spiegarlo agli elettori”.

La senatrice Simona Vicari sempre su Twitter, invece, è categorica: “Oggi è nato Renzusconi. Sono indignata. Popolo del Pd e di sinistra subite in silenzio? Avete fatto la fila alle primarie per tutto questo? Complimenti!”.

Di legge elettorale parla anche il Movimento 5 Stelle. Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio tenta di smontare l’intesa invocando il voto anticipato: “Speriamo di votare a maggio, il Paese sta morendo” ma “chiunque parli di farlo con una nuova legge elettorale dice una bugia perché non c’è tempo per fare i collegi. Dopo l’approvazione della eventuale nuova legge, infatti, ci vorrebbero tre mesi. L’unica legge utile, perciò, è quella uscita dalla Consulta”.

Un commento sul vertice di Largo del Nazareno arriva anche da palazzo Chigi: “L’incontro di oggi pare andare nella buona direzione. Siamo infatti da sempre convinti della necessità di una riforma costituzionale e della legge elettorale che tenga insieme le forze della maggioranza e i principali partiti dell’opposizione” sarebbero le dichiarazioni del premier Letta che trapelano dal palazzo del Governo. “Utile che in questi giorni si stiano accelerando, a partire dall’iniziativa del segretario del Pd, i tempi di un processo riformatore assolutamente necessario -prosegue -. E crediamo fondamentale che già prima delle elezioni europee si arrivi ad avere la nuova legge elettorale e le prime due letture della riforma costituzionale sul titolo V e sulla fine del bicameralismo paritario”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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