Un grande appartamento di via Ernesto Paci, in zona Corso dei Mille a Palermo, era stato diviso in stanze che venivano affittate a prostitute e transessuali per le loro prestazioni. A scoprirlo, grazie anche alla denuncia dei condomini dell’edificio, i poliziotti del commissariato Brancaccio.
Gli agenti, già da qualche settimana, tenevano d’occhio il frenetico andirivieni di individui da e per l’appartamento, poi la denuncia dei residenti, insofferenti al degrado dello stabile, causato anche dagli occasionali frequentatori che, sembra, abbandonassero nell’area condominiale preservativi e sudiciumi di ogni genere.
I poliziotti hanno trovato nella “casa chiusa” due individui, un palermitano di 65 anni ed un giovane rumeno, rispettivamente, conduttore e stabile ospite dell’immobile, e sette persone sorprese a prostituirsi.
Con la tradizionale ma sempre efficace tecnica propagandistica del passaparola tra clienti e prostitute, i due titolari avrebbero affittato, singolarmente, le numerose stanze dell’appartamento tanto da trasformarle in luoghi di prostituzione eterosessuale, omosessuale e transessuale. Soltanto nel caso di un transessuale, gli agenti hanno rintracciato sul web l’annuncio che indicava lo stabile di via Paci come sede per l’attività di prostituzione.
Le prestazioni avevano un costo, tutto sommato modesto, dai 30 ai 50 euro e l’affitto di una singola stanza avrebbe fruttato agli improvvisati locatori 10 euro a stanza.
Dai rilievi degli appostamenti e dalle testimonianze dei clienti, nel corso di queste settimane fermati in più di una circostanza, è emerso come il giro di prostituzione che sembrava raggiungere giornalmente il suo apice dalle 18.00 alle 20.00, fosse particolarmente fiorente e riguardasse donne prevalentemente palermitane.
L’immobile è stato posto sotto sequestro mentre sono state arrestate e si trovano ai domiciliari tre persone: il 65enne palermitano, il giovane rumeno ed un cittadino palermitano che, si ritiene, abbia indotto la moglie, anch’ella palermitana, a consumare rapporti sessuali a pagamento nell’appartamento di via Paci.
Dai controlli di polizia è emerso, inoltre, che l’appartamento fosse illuminato grazie ad un allaccio abusivo effettuato ad un contatore dismesso. Il 65enne palermitano è stato, pertanto, denunciato anche per il reato di furto di energia elettrica.