Il governatore della Regione siciliana, Rosario Crocetta, nel pomeriggio, si è recato a Termini Imerese per incontrare gli operai rimasti senza lavoro dopo la chiusura dello stabilimento termitano della Fiat. Ad attenderlo c’erano circa cinquecento ex tute blu, un tempo dipendenti della Fiat e delle ditte dell’indotto, che hanno partecipato all’assemblea indetta da Fim, Fiom e Uilm davanti ai cancelli della fabbrica, ormai chiusa da due anni con tutti i lavoratori in cig in deroga.
“Il presidente Crocetta – dice il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone – ha condiviso le ragioni dei sindacati, chiediamo la riapertura dello stabilimento. Il governo Letta deve dare un segnale concreto alla Sicilia e ai lavoratori. La Fiat deve rivedere le proprie scelte su Termini Imerese”.
Per il 31 gennaio al ministero dello Sviluppo economico è stato fissato un vertice sulla vertenza; per quella data le organizzazioni dei lavoratori metteranno a disposizione dei pullman per consentire agli operai di raggiungere la Capitale e partecipare a una manifestazione davanti al dicastero di via Veneto, dove si incontreranno rappresentanti del governo, della Regione, dei lavoratori e del Lingotto.
Nei giorni scorsi il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari (Ncd) aveva incontrato gli operai della Fiat e dell’indotto, sottolineando l’impegno del Ministero a risolvere positivamente la vicenda.