I giudici della Corte dei Conti nella vicenda sull’uso improprio dei fondi europei al Ciapi hanno restituito i beni all’ex assessore regionale Luigi Gentile (difeso dall’avvocato Girolamo Rubino) e ad alcuni degli ex componenti del Comitato tecnico scientifico del progetto Co.Or.Ap gestito dal Ciapi e della Regione siciliana: Giuseppe Bonadonna, Rosario Candela (entrambi assistiti da Giovanni e Giuseppe Cozzo e Daniela Pibiri), Daniela Avila (difesa da Giovanni e Giuseppe Immordino e da Giuseppe Nicastro) e Giangiuseppe Gattuso (difeso da Giuseppe Marisco e Massimiliano Valenza).
La decisione è della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, che invece ha respinto il ricorso contro il sequestro di Calogero Bongiorno e dell’ex capo dell’Agenzia per l’impiego Rino Lo Nigro, per i quali restano dunque congelati beni per 800 mila euro a Bongiorno e un milione e mezzo a Lo Nigro. La vicenda su cui si sono espressi i giudici contabili è quella scaturita dalla relazione dell’Olaf sull’uso dei fondi europei al Ciapi di Palermo, poi confluita nell’inchiesta sul “sistema Giacchetto“.