Paolo Bovi, fondatore ed ex tastierista della band Modà, si è avvalso della facoltà di non rispondere in relazione all’accusa di aver molestato nel 2011 quattro ragazzini, tra i 13 e 16 anni per la quale è finito agli arresti domiciliari.
L’uomo, difeso dai legali Beatrice Belli e Gianluca Gambogi, non ha risposto alle domande del gip Luigi Gargiulo. Il musicista, che frequentava da anni una parrocchia dell’hinterland milanese, è accusato di aver molestato le sue giovani vittime anche in occasione di una gita in un campeggio della Val d’Aosta.
Le molestie che i ragazzini, che frequentavano l’oratorio, erano una sorte di “penitenza”. I pm di Milano Daniela Cento e Lucia Minutella avevano chiesto la custodia cautelare in carcere per Bovi, ma il gip lo ha posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico.