Il porto scelto per il transito delle armi chimiche siriane è quello di Gioia Tauro. A dichiararlo è stato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nel corso di un’audizione parlamentare. Il porto calabrese ospiterà le operazioni di trasbordo di armi chimiche siriane dal cargo danese o norvegese all’americana Cape Ray. Secondo quanto riferiscono alcune fonti del governo, la scelta sarebbe caduta sul porto calabrese di Gioia Tauro.
“Il porto è stato scelto sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione per la proibizione di armi chimiche e, ha aggiunto Lupi, “è stato scelto anche per allontanarsi il meno possibile dal Mediterraneo centrale”. Lupi ha sottolineato che il materiale in transito “non è più pericoloso” di quelli con cui si ha giornalmente a che fare nelle operazioni di transito.
A ribadire la conferma, durante la stessa audizione parlamentare, è stata il ministro degli Esteri, Emma Bonino. “L’italia si inserisce in questa grande operazione internazionale che è il primo passo per arrivare ad un Medio Oriente privo di armi chimiche”, ha commentato.
La rimozione e la distruzione della maggior parte delle sostanze chimiche pericolose contenute nell’arsenale siriano non si concluderà prima della fine di giugno: a renderlo noto è stato il direttore dell’Opac (l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche), Ahmet Uzumcu.
Il diplomatico turco, che a Roma avrà un’audizione in Parlamento per illustrare i dettagli del piano di trasbordo dalle navi norvegese/danese a quella Usa, ha spiegato che la quantità di sostanze chimiche che finora ha raggiunto il porto siriano da cui salperanno “non è così alta”.