Anche lo spazio ha i suoi “rifiuti”: i ricercatori della Jaxa, l’agenzia spaziale giapponese, compiranno un esperimento il 28 febbraio dedito a catturare e raccogliere i detriti spaziali che si trovano nell’orbita terrestre.
Per il primo lancio sperimentale verrà usato un cavo d’acciaio lungo 300 metri e spesso solo 30cm collegato a un satellite il quale, una volta che viene agganciato a un detrito, genera una corrente elettrica, indotta dal campo magnetico terrestre, tale da rallentare il movimento del “rifiuto” e da portarlo verso orbite sempre più basse sino all’entrata nell’atmosfera terrestre dove si disintegrerebbe a causa dell’impatto.
“Abbiamo iniziato a lavorare al progetto cinque anni fa e siamo tutti eccitati all’idea di effettuare il primo test” ha dichiarato Koji Ozaki, l’ingegnere capo del team di Nitto Seimo al South China Morning Post.
Il motivo per cui lo spazio necessita di una pulizia dalla sua “spazzatura” riguarda il problema di un’eventuale urto di qualche detrito con un satellite, il quale lo farebbe spostare ed eventualmente creare una collisione a catena con un altro satellite. Il rischio? Bloccare quasi tutte le comunicazioni sul nostro pianeta.