Danni per più di 190 mila euro: una cifra esorbitante quella che Alberto Perino, leader dei No Tav, e due attivisti dovranno pagare alla Lyon Turin Ferroviaire. La richiesta era arrivata da Ltf stessa ed è stata accolta dal tribunale di Torino: i tre nel gennaio 2010 avevano ostacolato il sondaggio “S 68” sulla Tav in localitù Traduerivi.
La società responsabile della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è soddisfatta della decisione, che “costituisce l’ennesimo riconoscimento da parte della giustizia italiana della legalità e correttezza delle procedure per un’opera prioritaria condivisa da Ue, Italia e Francia”.
Intanto l’Associazione nazionale magistrati ha espresso la sua “più viva indignazione” per le offese e le intimidazioni” rivolte ai magistrati impegnati nela trattazione dei procedimenti che coinvolgono gli attivisti del movimento No Tav.