“Dettiamo noi l’agenda stavolta”: Matteo Renzi ha voluto imporre la sua marcia al Pd da quando è segretario ma le sue proposte sulla legge elettorale stanno creando uno stallo. Non convincono parte del Pd, non piacciono troppo alle forze di Governo e ricevono un no secco dal Movimento 5 Stelle.
Gianroberto Casaleggio, il “guru” del M5S, oggi ha parlato da Roma ed è stato chiaro: le proposte di Renzi sulla legge elettorale “non esistono, sono astratte ed evidentemente incostituzionali”. La soluzione dell’uomo “ombra” di Beppe Grillo è quella a cui il suo Movimento ci sta abituando: il sondaggio in rete. Perchè la legge elettorale del M5s sarà scritta dal web, tramite un referendum consultivo ad hoc.
Renzi dal suo canto ha spiegato chiaramente la sua idea su Twitter: “Legge elettorale. Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato”. Sono tre i modelli presentati dal sindaco di Firenze: la legge elettorale spagnola, il Mattarellum rivisitatu, e la legge utilizzata per l’elezione dei sindaci in Italia.
Tutte idee ritenute non valide dai pentastellati. Casaleggio ha ribadito che il Movimento 5 stelle è stato l’unico ad “avere presentato una proposta di legge innovativa e fatta bene”. Ma il metodo per arrivare alla norma da presentare ancora non è stato svelato: “Finiremo questo ciclo per fine febbraio. Per noi il metodo è fondamentale per la democrazia diretta”.
Con o senza l’appoggio dei 5 stelle, Renzi ha un’agenda fitta di appuntamenti: oggi ha incontrato il leader del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano e Nichi Vendola. Il prossimo incontro potrebbe essere con Silvio Berlusconi ma non c’è nessuna data ufficiale sul possibile meeting. Domattina invece Renzi potrebbe vedere di nuovo il presidente del Consiglio Enrico Letta, nelle ore precedenti alla direzione del Pd dove presenterà la sua agenda.