Il tasso di inflazione medio annuale scende ai valori minimi dal 2009. Il dato è pari all’1,2 per cento, in decrescita rispetto al 3,0 per cento dello scorso anno. Sono i dati comunicati dall’Istat e che confermano le stime preliminari. Cresce invece il dato su base mensile, dello 0,2 per cento.
Secondo quanto riferito dall’Istituto la stabilità del costo della vita è determinata principalmente dall’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati, dalla riduzione dei prezzi dei beni energetici e dal rallentamento della dinamica di quelli dei servizi relativi ai trasporti su base annua.
Il rialzo mensile dell’indice generale è dovuto all’aumento dei prezzi dei vegetali freschi, che crescono del 13,2 per cento, dei beni energetici non regolamentati e dei servizi relativi ai trasporti
Parziale e modesto viene definito l’impatto dell’aumento dell’aliquota Iva, scattato a ottobre 2013. Per l’Istat “la dinamica dei prezzi al consumo nel 2013 riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi, in particolare degli input energetici, e quelli dell’intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie. I prezzi dei prodotti hanno segnato rallentamenti più o meno marcati nella crescita o diminuzioni in quasi tutti i comparti, anche se permangono elementi di rigidità in quello alimentare e in alcuni comparti dei servizi con una forte componente regolamentata”.