È la serata di Brayan Perea. Il giovane centravanti colombiano della Lazio è l’autore della doppietta che trascina la Lazio ai quarti di finale della coppa Italia. Inutile la rete di Biabiany nel 2-1 finale che la Lazio ha cercato con maggiore incisività rispetto a un Parma nel quale è venuta a mancare la fantasia di Cassano.
Abulico e poco presente, il fantasista di bari vecchia ha offerto una prestazione nettamente al di sotto dei suoi standard. Figlia delle ultime panchine in campionato? Non è dato saperlo. Ma il Parma perde una buona occasione per tentare l’assalto a un posto per l’Europa.
Proprio gli emiliani concedono poco spazio al turnover, segno inequivocabile da parte di Donadoni riguardo all’importanza che viene attribuita al match. In fondo la coppa Italia rimane una possibilità concreta di accesso a una coppa europea.
Bajza al posto di Mirante tra i pali è l’unica variazione sul tema dell’allenatore ducale.
Reja opera qualche cambio in più. A partire dalla difesa, con la coppia centrale formata da Ciani e Novaretti, lascia a riposo Candreva, Hernanes e Klose per dare spazio ai giovani Keita e Perea e rispolverare Ederson dal primo minuto. Sulla mediana parte la coppia Onazi-Biglia con Ledesma che rimane in panchina.
Già dopo un paio di minuti la Lazio ha l’occasione buona su calcio d’angolo battuto da Biglia e prolungato da Radu. Perea non arriva per un soffio alla deviazione vincente.
Sono i biancocelesti padroni di casa i più pericolosi nei primi minuti. I due giovani attaccanti, Keita e Perea, provano a impensierire Bajza più volte ma è al 25′ che il centravanti colombiano riesce a bucarlo. Tiro del brasiliano Anderson che il portiere degli emiliani non trattiene. Sulla respinta è lesto Perea a ribattere in rete.
Lo svantaggio ha il potere di dare la sveglia ai crociati parmensi che si fanno vedere al 34′ con Parolo il cui tiro pericoloso viene deviato da Novaretti. Il baricentro degli ospiti si alza sempre di più fino a raggiungere il pareggio allo scadere del primo tempo.
Traversone di Cassani dalla destra che trova un Biabiany che davanti a Berisha non ha difficoltà nel trafiggerlo. Si chiude così sull’1-1 la prima frazione, non prima, però, di aver visto un ultimo tentativo laziale con una punizione di Radu che Bajza para in maniera goffa.
Nella ripresa le due squadre rientrano senza aver effettuato sostituzioni e il primo pericolo arriva dalla Lazio che per ben due volte manca la deviazione finale in area, prima con Ciani e poi con Ederson.
E quando sembra che debba arrivare il gol biancoceleste è il Parma ad andare a pochissimi centimetri dal vantaggio. Gobbi trova Sansone che colpisce male il pallone a porta praticamente sguarnita facilitando la presa di Berisha.
Nel frattempo Reja lancia Candreva al posto di Ederson e Donadoni fa rifiatare Biabiany inserendo Palladino. Cassano, schierato dal primo minuto, rimane sempre un po’ in ombra e il suo apporto risulta abbastanza insufficiente.
Proprio all’82’ si sveglia il barese che lancia Paroloo in profondità. Il cross del centrocampistaè un’occasione ghiottissima per Sansone che viene però anticipato da Ciani.
La partita scivola lentamente verso i supplementari. Almeno questa è l’impressione per il pubblico accorso all’Olimpico. Non la pensa così Perea che proprio al 91′ trova la doppietta personale che manda la Lazio ai quarti di finale. Il colombiano è bravo a raccogliere un cross di Candreva e a battere imparabilmente Bajza.
Il Parma si getta disperatamente in avanti ma è troppo tardi. La Lazio vince 2-1 e prosegue il suo cammino nella competizione.