Il nuovo pacchetto di norme sulla riforma del settore dell’assicurazione delle automobili va “contro i cittadini e contro gli auto riparatori”. Lo sostengono i carrozzieri di Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai che sono in agitazione e si mobilitano a livello territoriale in vista della grande manifestazione nazionale prevista per il 15 gennaio a Roma, in Piazza Montecitorio.
Nel dettaglio le associazioni di categoria, che in Sicilia rappresentano 2.102 carrozzerie, che diventano 17.000 a livello nazionale, contestano la misura che renderebbe nei fatti obbligatorio far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni.
Un emendamento alla legge di stabilità prevede che le assicurazioni paghino il danno direttamente al carrozziere convenzionato obbligando il danneggiato a rivolgersi non al proprio riparatore di fiducia ma a quello indicato dalla compagnia.
“Le assicurazioni sono tenute per legge a risarcire il danno, ma certamente non possono obbligare i cittadini a riparare i propri mezzi presso le carrozzerie con cui le stesse hanno stabilito delle convenzioni – dicono gli autoriparatori -. Non accettiamo di essere messi fuori mercato in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”.
“In questo modo – concludono – si rischia di far chiudere le carrozzerie indipendenti, che non operano in convenzione con le assicurazioni e si impedisce ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia”.