Il 13 gennaio del 1957 nasceva il frisbee. Warren Franscioni e Fred Morrison, entrambi ex-piloti durante la seconda guerra mondiale, crearono nel 1948 a San Luis Obispo (USA), nel garage di Fransioni, il primo prototipo di disco in plastica che chiamarono “Flyin-Saucer” (disco volante).
I due soci riuscirono a mettere a punto un bordo arrotondato che avrebbe garantito la massima elevazione nel volo e una facile presa. Per alcuni anni vendettero il “Flyin-Saucer” con discreta fortuna, ma senza sfondare.
Nel 1952 Morrison si trasferì a Los Angeles, fondò un’altra ditta e cambiò il nome al disco in “Pluto Platter”. Due anni dopo firmò un contratto con una ditta di giocattoli, la Wham-O che solo qualche anno prima aveva messo sul mercato un altro gioco che fece impazzire tutto il mondo: l’hula hop. La prima produzione industriale di un disco risale al 13 gennaio 1957.
A metà degli anni ’50 a fornire le crostate per le mense scolastiche era la pasticceria Frisbie Pie Co., e gli studenti dei college della costa est amavano le teglie circolare di latta su cui erano confezionate le torte: tra i loro passatempi c’era quello di lanciarle e tirarsele l’un l’altro. Mentre giocavano molto spesso gridavano “Frisbie!” per avvisare i passanti.
Fu nel 1958 che la Wham-O, dopo una campagna pubblicitaria in giro per gli Stati Uniti, decise di patentare il “giocattolo” cambiando il nome del “Pluto Platter”, in “Frisbee”. Venti anni dopo, la ditta aveva già venduto 100 milioni di dischi. Morrison raggiungeva il suo primo milione di dollari per i diritti d’autore mentre Franscioni moriva di un’attacco di cuore, lui che sempre reclamò la paternità del disegno del primo “Flyin-Saucer”.
