Scoppia un vero e proprio terremoto politico in Venezuela. I ministri del governo del presidente Nicola Maduro hanno presentato in massa le loro dimissioni. Nella versione ufficiale diramata ai media, le dimissioni sono state inoltrare “per facilitare il rinnovo del governo in questo nuovo anno appena iniziato”. La notizia è stata diffusa anche dallo stesso capo di Stato, Maduro, che attraverso Twitter spiega “Ringrazio tutti i ministri per lo sforzo e per la lealtà dimostrata in questi tempi di Rivoluzione. Chavez vive! La Patria Continua!”.

Il governo e le opposizioni hanno così deciso di mettere insieme le forze e le idee, mettendo in piedi una task force anti crisi per preparare un progetto di emergenza per contrastare il dilagante fenomeno della criminalità violenta. I problemi del presidente Maduro, non sono solamente legati alla questione sicurezza, infatti l’economia del Paese sud americano sta avendo grosse difficoltà, basti pensare che il tasso di inflazione interna nel 2013 ha raggiunto il 56 per cento.

L’annuncio arriva a pochi giorni dopo l’efferato omicidio di Monica Spear Mootz, la bellissima ex miss Venezuela, durante una rapina. Per il presidente Maduro si è trattato di un “massacro”, che non rimarrà impunito, il presidente infatti ha annunciato il “pugno di ferro contro i criminali”. Il fatto di sangue ha però permesso di riportare l’attenzione sul delicato tema sicurezza nel Paese considerato uno dei più violenti al mondo per il numero di omicidi. Nel solo 2013, secondo l’Osservatorio venezuelano sulla violenza, le morti violente sono state quasi 25 mila.