Un famoso proverbio recita “zucchero non guastò mai vivanda”, ma secondo lo studio condotto presso l’Università di Liverpool guasterebbe alla salute, e pure tanto.
“Lo zucchero è il nuovo tabacco. È come l’alcol per i bambini. Ovunque sono presenti bevande zuccherate e cibi spazzatura, pubblicizzati e distribuiti da un settore cinico, concentrato più sui guadagni che non sulla salute delle persone” ha affermato Simon Capewell, professore di Epidemiologia Clinica presso l’università in cui è stato effettuato lo studio.
E lancia l’allarme: “L’obesità sta generando un’enorme quantità di malattie e morti”. “Action on Sugar” è il nome della campagna portata avanti dal team, che chiede, oltre a una diminuzione dello zucchero del 30% alle industrie in tutti i prodotti da loro venduti, un blocco degli spot di alcune bibite che ne contengono un elevato tasso.
Campagna il cui successo è stato però troncato sul nascere: Andrew Lansley, leader britannico della camera dei Comuni nonché ex ministro della Sanità, in un’intervista al Telegraph si è detto contrario a questo accanimento, sostenendo: “Il paragone con l’alcol e il tabacco non sono appropriati. Lo zucchero è un componente essenziale dei cibi ed è l’eccesso che reca danno alla salute”.
Parecchi nutrizionisti hanno sostenuto la tesi di Lansley, affermando come sia errato dare la colpa soltanto allo zucchero per il problema dell’obesità, come Susan Jebbs, professoressa di dietologia e medicina sociale presso l’Università di Oxford: “Si deve evitare un approccio riduzionistico che colpevolizzi una sola sostanza e affrontare il problema con una visione d’insieme, se si vogliono prevenire le malattie legate alla dieta”