“I Forconi si riuniranno stasera ad Enna per un coordinamento regionale che dovrà concordare le nuove azioni di lotta”. Lo ha detto stamane a Trapani, incontrando i giornalisti, Martino Morsello, presidente dell’Ala dura dei Forconi. “Non saranno manifestazioni lampo, siamo determinati ad andare avanti ad oltranza”, aggiunge. Morsello ha pure annunciato che a breve partirà la raccolta di firme per indire un referendum contro l’euro. E ha chiesto nuovamente le dimissioni dei governi regionale e nazionale.
Intanto l’area del movimento vicina a Morsello ha manifestato davanti alla Prefettura di Palermo, dove si sono recati i leader per denunciare la classe polifica “delegittimata”. Una manifestazione, tuttavia, che non ha riscoso gran affluenza di pubblico, tanto da far parlare gli organizzatori di “presenza simbolica”.
L’area moderata dei Forconi, quella vicina a Mariano Ferro, invece, si concentra su Roma, dove è previsto un incontro con il presidente dell’Anci, Piero Fassino. “Fino a quando non riusciremo a portare in piazza un milione di persone, – dice Ferro – il nostro obiettivo è destinato al fallimento”. Queste le parole del leader siciliano dei Forconi, Mariano Ferro, nel giorno in cui il coordinamento guidato dallo “scissionista” Danilo Calvani, ha organizzato sit-in di protesta davanti alle sedi delle prefetture, ai quali però si registra poca adesione. “Cosa ne penso di lui? – risponde -, dico solo che un coordinamento nazionale esiste ancora, e poi c’è un uomo solo che se n’è andato”.
“Vogliono costringerci a fare ancora cose fuori dalla legge – continua Ferro – Alfano non dovrebbe limitarsi a bloccare gli scioperi e le manifestazioni in maniera repressiva, ma dovrebbe pensare a dare risposte a tutte quelle persone che sono scese in piazza il 9 dicembre. I problemi sono rimasti uguali, ancora oggi. Il governo cosa vuole fare? – si chiede Ferro -. Chiediamo che dia risposte alle nostre richieste, altrimenti ci attrezziamo per farci sentire e vedere. Sicuramente nelle prossime settimane andremo a parlare con i sindaci per chiedere misure a favore delle persone e imprese che non riescono a pagare i tributi”.