Nonostante le parole e i proclami la maggioranza di Rosario Crocetta sembra davvero impantanata su una Finanziaria regionale che doveva essere approvata rapidamente, almeno nelle intenzioni. Non c’è accordo con l’opposzione. E non sembra esistere nemmeno all’interno della maggioranza stessa, almeno su alcune questioni.
La prima giornata di discussione ha partorito solo 8 articoli su un totale di 48. Accantonati gli articoli 4 e 6 che riguardano gli accantonamenti tributari e gli enti locali. Dovranno venire ridiscussi. Segno ulteriore di come manchino i presupposti per delle decisioni condivise. Anche la conferenza dei capigruppo, andata avanti ben oltre la sua durata prevista inizialmente, ha evidenziato la mancanza di un compromesso. Al termine di questa, infatti, è stato deciso solo il limite dei tempi degli interventi.
Ma Crocetta ha trovato il modo di commentare positivamente le prime norme della legge di stabilità approvate e l’andamento dei lavori parlamentari. “Con le opposizioni si è aperto un confronto come avevo auspicato – ha detto -, e l’aspetto importante è che non abbiamo fatto inciuci”.
Smentite anche alcune voci su possibili divisioni in merito alle società partecipate. Crocetta non ha dubbi: “Siamo tutti d’accordo sull’abolizione delle Partecipate, e mi è stato confermato proprio ieri sera dalla maggioranza”.
Il governatore, durante la conferenza dei capigruppo a Palazzo dei Normanni, precedente la ripresa dei lavori d’Aula ha anche spiegato che: “Esistonoo tante spese inutili del passato in capo a tanti dipartimenti della Regione. Impegni dormienti che ingessano il bilancio. Ho intenzione di liberare il bilancio da questi incagli, possiamo già recuperare 150 milioni di euro per incrementare il fondo a copertura dei residui attivi. Preparerò un piano e lo porterò al commissario dello Stato e alla Corte dei conti”.