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Costa Concordia, a giugno la rimozione della nave | Quattro i porti italiani in lizza per la demolizione

La rimozione della Costa Concordia dall’Isola del Giglio avverrà a giugno, ma entro marzo dovrebbe arrivare la decisione sul porto di destinazione per la demolizione. Lo ha reso noto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nel ruolo di commissario delegato all’emergenza, nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Dipartimento a cui ha preso parte anche il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, con l’ad di Costa Crociere Michael Thamm e il responsabile del progetto di rimozione Franco Porcellacchia.

Al momento i porti nazionali ancora candidati ad accogliere il relitto della Concordia sono quattro: Piombino, Genova, Palermo e Civitavecchia. Esclusa Napoli, ma le “manifestazioni di interesse” sono in tutto 13 e arrivano anche da Turchia, Cina, Norvegia, Gran Bretagna e Francia. Orlando però ha precisato che “come governo italiano e come ministero dell’Ambiente preferiremmo che il porto di destinazione finale del relitto della Concordia fosse italiano”. Anche perchè, “meno ‘strada’ fa il relitto, meglio è perché significa ridurre i rischi di carattere ambientale”.

La stima attuale dei costi del progetto di rimozione, trasporto escluso, del relitto della Concordia supera i 600 milioni di euro. L’investimento, è stato ribadito dal ministro, “non peserà assolutamente sul bilancio pubblico”. E comunque, ha precisato Orlando, “la priorità resta il rispetto dei tempi: se l’Italia non sarà pronta, sarà fatta un’altra scelta”.

Intanto la commissione Ambiente della Camera concorderà con il capo della Protezione civile Gabrielli una nuova data per la missione parlamentare al Giglio sul relitto della Concordia sospesa lo scorso novembre per cattive condizioni meteo. Lo riferisce Ermete Realacci, presidente della commissione di Montecitorio. La missione potrà essere anche “l’occasione per approfondire le caratteristiche del porto di destinazione finale della Concordia”.

“Sarebbe una scelta significativa e di grande sostegno per Palermo – ha detto il primo cittadino Leoluca Orlando – dopo l’accordo sui nuovi carichi di lavoro raggiunto ieri con Fincantieri che la Concordia fosse trainata nella nostra città. L’amministrazione comunale, d’intesa con i sindacati, ha già posto la candidatura del Cantiere navale di Palermo, dove ci sono già le condizioni strutturali e professionali per svolgere da subito i lavori”.

A favore del sito di Palermo anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari: “Vorrei ricordare al ministro Orlando che il trasferimento della nave Costa Concordia non presenta problemi riguardo la distanza dal porto di destinazione. Infatti l’utilizzo della nave-sottomarino Vanguard consentirà di caricare il relitto, e di spostarlo in sicurezza in qualsiasi porto italiano senza alcun rischio per i cittadini e per l’ambiente”.

“Perciò la scelta di dove smantellare la Concordia – ha aggiunto – non può essere legata alla vicinanza, ma piuttosto alla capacità della struttura portuale di operare un simile intervento. In questo senso Palermo è il sito più idoneo, visto che presenta tutte le attrezzature necessarie, ma soprattutto non necessita di alcun intervento di ristrutturazione, così come dichiarato da Fincantieri. Quindi smantellare la Concordia a Palermo si può fare e non comporta spese aggiuntive”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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