Pene che vanno dai 4 anni ai 3 anni e due mesi di reclusione sono state chieste a Catania dal sostituto procuratore Giuseppe Sturiale al termine della requisitoria davanti ai giudici della terza sezione del Tribunale nel processo ad otto persone su presunti casi di inquinamento ambientale nella Facoltà di Farmacia del capoluogo etneo che, secondo l’accusa, sarebbero stati provocati da sversamenti nei lavandini dei laboratori di composti chimici utilizzati per sperimentazione. I capi di imputazione vanno dal disastro ambientale all’omissione di atti d’ufficio.
Chiesta, per il reato di disastro ambientale colposo, omissione in atti d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico, una condanna a 4 anni di reclusione per l’ex direttore amministrativo dell’Ateneo Antonino Domina, e a 3 anni ed otto mesi per il dirigente dell’ufficio tecnico Lucio Mannino. Una condanna a tre anni e due mesi per disastro ambientale colposo e omissione in atti d’ufficio è stata invece sollecitata per ciascuno degli altri sei imputati, Marcello Bellia, Francesco Paolo Bonina, Fulvio La Pergola, Giovanni Puglisi, Giuseppe Ronsvalle e Franco Vittorio.
Per Sturiale é da considerarsi prescritta l’accusa di gestione abusiva di discarica. I fatti risalgono al 2007 e i reati contestati sono prescrivibili in sette anni. Per la seconda inchiesta per omicidio colposo e lesioni colpose, che era nata da uno stralcio dal fascicolo principale, la Procura ha chiesto al Gip l’archiviazione in attesa dell’esito del processo, che rappresenta il presupposto per potere sostenere un eventuale procedimento in aula. La prossima udienza del processo si terrà il 21 febbraio.